Uno dei più vecchi sintomi di ipocrisia

La dura realtà è ammettere per se stessi, ciò che si ammette per gli altri.
La separazione fra ciò che altri (persone singole o altri gruppi) possono sopportare e ciò che l'Ego, l'Io od il gruppo a cui si appartiene può sopportare è insita in ogni essere umano inconsciamente.

Mettendo in risalto che è assolutamente da condannare la violenza in qualsiasi sua forma, l'inconscio che porta a distinguere il merito o meno di un fatto nell'arbitrarietà di giudizio dell'esser un provocatore o meno risalta fra fatti avvenuti anche 10 anni prima (per esempio al G8 di Genova) o di recente distinguendo in modo erroneo i comportamenti violenti, fra la violenza giusta e la violenza sbagliata.

Ma è qui che cade l'asino.
O si crede nella violenza, o si crede nella non violenza, annessi i pregi ed i difetti che la scelta comporta.
La locuzione "violenza giusta o sbagliata" è una emerita stronzata.

Mi disgusta la politica (sia quella dei militanti pdl, sia quella dei militanti antifa risvegliati dall'attacco compiuto da Tartaglia) e l'opinionismo politico che sta viziando i discorsi in blog odierni.
Denota molta ipocrisia, poca logica, molta militanza per il gruppo a cui si appartiene, e di conseguenza democrazia.

Il destino esiste ed ha uno strano senso dell'humor

Qualche esempio:

1) Ahmadinejad ha mostrato il suo nome vero in un documento, e subito è nato lo scandalo: il nome infatti è tipico di famiglie di discendenti ebraici emigrati in Iran secoli prima.

2) I militanti del PDL ed il centrodestra si lamentano dell'aggressione subita da Mr.B., frutto del clima di tensione creato dall'opposizione e specialmente da Di Pietro, il quale si lamenta dei contatti fra Mr.B. e mafiosi inclini alle stragi, i quali scrissero un pizzino con le richieste a Mr.B. (pizzino di Provenzano e Rina per mano di Ciancimino e Dell'Utri).
Di tutto ciò, una notizia ha fatto il giro del mondo il giorno stesso, l'altro ha dovuto attendere 20 anni per essere resa pubblica solo qui in Italia, in pochi ambienti giornalistici.
Parla Spatuzza, recente pentito, noto assassino dei contatti fra i Graviano e "quello di canale 5", ma non è attendibile perchè i capi mafiosi non pentiti, i Graviano, mandanti degli omicidi compiuti da Spatuzza, non confermano le parole di Spatuzza.
In casa per decenni Mr.B. si è tenuto uno spacciatore, legato a clan mafiosi e condannato anche per degli assassini.

Qualche mesetto fa Mr.B. attaccava chi parlava della mafia, degli omicidi, dei legami politica e droga,... dicendo che sputtanava il paese.
Oggi girano le immagini di Mr.B sanguinante, riprese perchè Mr.B. stesso è volontariamente uscito dall'auto dopo essere stato caricato a forza dai bodyguard risvegliati dopo l'attacco, azione compiuta dal premier appunto per farsi fotografare insanguinato.
Ma questo non sputtanerà l'immagine dell'Italia.


Esiste vita intelligente nel mondo dei paradossi?!


EDIT: aggiungo un altro paradosso notato da alcuni commentatori sul blog di voglio scendere:
1) Il carabiniere Alberto Tomba
Episodio: il lancio della coppa di cristallo addosso ad un giornalista reo di aver pubblicato sue foto scandalistiche l'anno prima.
Danno: contusioni e tagli alla mano, perdita di sangue.
Figura fatta dall'Italia all'estero grazie ad un atleta olimpionico: di cacca.
Pena: una multa
2) Dal Bosco e Berlusconi:
Episodio: durante una passeggiata del premier per le strade a Roma, Dal Bosco vedendolo passare gli lanciò addosso il cavalletto della macchina sua fotografica.
Danno: contusioni al collo
Figura fatta dall'Italia all'estero: poca visto che nessuno riprese la scenta, benchè venne data la notizia.
Pena: dopo le scuse vi fu la rinuncia a perseguire un risarcimento danni, ma la causa penale costò a Dal Bosco alcuni mesi di carcere.
3) Tartaglia e Berlusconi:
Episodio: simile a quello con Dal Bosco.
Danno: maggiore visto che Mr.B. si è trovato con due denti rotti, il setto nasale rotto e contusioni.
Figura fatta dall'Italia all'estero: di cacca visto che Berlusconi si è messo in esposizione proprio come scrittori e alcuni cineasti mettono in esposizione la mafia su libri ed al cinema.
Pena: ... verrà forse appeso dai militanti dell'IDV pacifici per le palle e riempito di sputi, dato che ha infangato un anno di politica basata sulla giustizia secondo i canoni della costituzione.

Personalmente me ne importa poco della figura fatta dall'Italia all'estero per mafia o per i fatti citati.
Indipendentemente da chi agisce e chi subisce, non condivido la violenza in nessuna sua forma se compiuta per fini politici (non condivido nessuna forma di violenza compiuta uomo vs uomo, non condivido nessuna violenza se compiuta per sentimenti, storco il naso nel caso di azioni di violenza compiute per fini etici-morali attraverso militari riconosciuti od eserciti per conto di una nazione sovrana basata su democrazia ed ordinamento repubblicano moderno), nemmeno se c'è stata l'azione provocatoria di un presidente del consiglio che attacca gli elettori di centrosinistra dando loro dei "coglioni" dicendo che bisogna "fare un regicidio" (in riferimento a Prodi).
D'altra parte non vedo perchè il centrodestra continui ad additare Di Pietro o Travaglio come istigatore, visto che costoro si richiamano sempre alla Costituzione italiana, alle leggi italiane ed alla giustizia.
Non ha senso che una persona che crede nella legalità e combatte per la legalità debba incitare a reati di violenza od a violenza fisica e di fatto non lo fa.

La legge Galli (legge 5 gennaio 1994, n. 36)

Capo I - Princìpi generali
1. Tutela e uso delle risorse idriche
1. Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà.
2. Qualsiasi uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale.
3. Gli usi delle acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell'ambiente, l'agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici.
4. Le acque termali, minerali e per uso geotermico sono disciplinate da leggi speciali.

...
Scaricabile da qui.

No B. Day

Se esistesse un ipotetico upgrade della costituzione o del concetto di democrazia, andrebbe considerato il diritto al "non voto", ovvero il dissenso.

1) Attualmente la democrazia bipolare con i due gruppi bipolari può essere divisa così: 33% da una parte, 33% dall'altra, 33% di astenuti-non votanti, 1% di errori di votazione.
Nell'attuale ordinamento poi saranno i partiti a scegliere chi rappresenterà il partito vincente.
Nella migliore delle ipotesi si ha quindi un cadidato che diventa premier essendo rappresentativo di una minoranza.
Per esempio: una coalizione vince le elezioni con il 30% ed il 15% dei voti (due soli partiti costituenti la coalizione). Poi se nella migliore delle ipotesi, il partito ha 5000 iscritti, pari allo 0.009% degli italiani e di questi l'80% degli iscritti al partito con il maggior numero di voti scelgono Mister X come premier, senza mandato popolare, semplicemente con accordi interni di partito, o primarie o altro modello (maggior contributo, votazione, ...)
In questo caso si ha che il premier è stato scelto dal 0.30*0.80*0.00009 = 0.0000216% degli italiani.
Un valore estremamente basso!
Anche permettendo al popolo di indicare chi vogliono come premier la percentuale non migliora: 0.30*0.80 = 24% degli italiani...che di certo non è una maggioranza.

2) Un modello proposto alternativo si basa su una prima ed una seconda elezione di ballottaggio.
La prima elezione definisce le percentuali di deputati dentro parlamento e senato, la seconda permette di votare solo i due partiti che hanno ottenuto il maggior numero di voti, in modo tale che al governo vada un rappresentante più condiviso dagli elettori, dal popolo.
La seconda votazione sposta le percentuali residue dai partiti minori verso i due maggiori, quindi se assumiano i valori d'esempio prima proposti: (0.30+0.15)*0.80 = 36% degli elettori.
Indubbiamente il valore aumenta, sebbene ancora non ci si trova di fronte alla maggioranza degli italiani.

3) il "non voto" altri non è che un dissenso, in questo caso in ambito elettorale.
In effetti il popolo, come detentore del potere politico vanta diritti sui partiti politici locatari di maggioranza ed opposizione.
Quindi è sbagliato credere che maggioranza ed opposizione debbano essere espressioni di un polo o dell'altro....o meglio ciò va nettamente a vantaggio dei poli e dei partiti politici che così possono giocare e vincere con flebili percentuali di voto....vere e proprie sub-maggioranze.
Maggioranza ed opposizione hanno diritti e doveri nei confronti di tutto il popolo, indipendentemente che sia di pensiero politico concorde o contrario.
Ovviamente ciò ha un'eco più grande nell'ordinamento legislativo e politico; tuttavia limitando la discussione al solo ambito elettivo ogni italiano avrebbe il diritto di scegliere chi vedere al governo, indirettamente ciò si traduce in quali partiti vedere al governo (ovvero un partito preferito e altri non tanto), in quale uomo possa rappresentare il governo in veste di capo, di premier, ma ha anche il diritto di scegliere chi non vorrebbe assolutamente vedere in parlamento od al senato, personaggio ben distinto da chi gli risulta indifferente o da chi riesce per carisma ad attrarre ed ammaliare l'intero popolo elettivo.
In effetti in un ambito bipolare chi riesce a raggiungere soluzioni condivise da un polo e dall'altro per arguzia, per lungimiranza, per logica, ... è quell'individuo che nelle sue scelte politiche ben rappresenta la maggioranza, dato che associa la fiducia degli uni e degli altri.
Di certo non è un rappresentante della maggioranza chi crea un clima di scontro che già divide gli elettori in un 50% di favorevoli ed un 50% di contrari.
A quel punto la democrazia sta solo negli accordi di partito, i quali non sono quasi mai fatti per volontà del popolo o bene comune.

Quindi il "non voto" sembra essere un diritto dell'elettore alla pari del "voto".
Ma tutto ciò è solo disquisizione teorica.
In Italia regna la furbizia e del concetto del "non voto" se ne farebbe solo cattivo uso.

Cuffarolandia

nessun governo nella storia ha fatto un contrasto così forte alla mafia e a tutta la criminalità organizzata: i numeri parlano da soli: abbiamo sequestrato 12mila miliardi di euro tra soldi e beni a persone appartenenti a organizzazioni mafiose, 17 fra i 30 più pericolosi latitanti sono stati assicurati alle patrie carceri e sono molte centinaia le persone sospettate assicurate alla giustizia, in più abbiamo messo a segno qualcosa come 90 blitz contro la malavita. Credo - ha concluso - che siano risultati enormi e tutti italiani felici
lastampa.it
Certo ha fatto di tutto per arrestare i mafiosi.
Per esempio quando Cuffaro voleva fare il boss della Sicilia, l'hanno subito arrestato...e messo a far altro:
Incarichi e uffici ricoperti nella Legislatura

Gruppo UDC, SVP e Autonomie:
Membro dal 6 maggio 2008

5ª Commissione permanente (Bilancio):
Membro dal 22 maggio 2008
8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni):
Membro dal 22 maggio 2008

Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi:
Membro dal 24 febbraio 2009
Sottocommissione permanente per l'accesso:
Membro dal 18 marzo 2009
senato.it
Cuffaro ha militato in tutti i partiti di centro FI compresa oggi PDL, così come l'UDC ha da sempre avuto legami con il PDL, tanto che oggi è la più veemente doppiogiochista alla Mastella per il centrosinistra (non che il centrosinistra dei D'Alema, e Fassino che faccevano affati con il centrodestra nell'affare bancopoli conti meno).



aggiunge che la «mafia è un fenomeno assolutamente contenuto: pericoloso, da estirpare, ma contenuto».
lastampa.it
Già, si spaccia da nord a sud, da est a ovest, aumentano le statistiche dei consumatori di droghe, mercato da sempre in mano alla mafia su tutto il territorio nazionale, ma....è un fenomeno contenuto.
Si creano leggi che permettono agli evasori di riportare in Italia capitali, in modo concorrenziale con qualsiasi forma di riciclaggio, lasciando alle banche e non alla polizia l'onere di accertare come si sia prodotto il denaro in nero, si sbianchetta il reato che ha prodotto il denaro che si vuole far rientrare in barba al potere esecutivo...
Il potere legislativo così comanda sugli altri due...


L'importante è apparire in tv, dicendo qualcosa a caso...

Privatizzazione dell'acqua

Privatizzare la fornitura d'acqua significa cedere gli apparati di estrazione, di gestione, di vendita e di trasporto dell'acqua.
Sorge tuttavia un problema: l'Italia ha acquedotti da secoli e secoli.
Se consideriamo Roma e l'impero romano, scopriamo che questo impero-repubblica costruì i primi acquedotti, tutt'oggi funzioannti.
Un'opera storica monumentale, ancor oggi in funzione quanto vale?
Un acquedotto moderno quanto vale?
Chi stimerà per lo stato il valore di vendita di un acquedotto? un politico nazionale su commissione, un amico del sindaco con una consulenza?
Sempre più spesso si sente paragonare la consulenza alle tangenti.

Gli acquedotti da privatizzare in Italia sono migliaia o decine di migliaia e sparsi su tutto il territorio nazionale.

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