Tototruffa 2009

(grave pecca di ipocrisia dell'autore: pensare di saper prevedere il futuro)

L'estate calda del 2009 porta una lega dalle idee strampalate al governo...od almeno così sembrerebbe seguendo le discussioni di politica oggi in questo mese.
Sarebbe interessante chiedersi perchè, cominciando in primo luogo dal scartare tutte le opinioni propinate dai politici sull'argomento.
In primis va scartata l'idea del neo Mastella dell'UDC, Casini, il quale vorrebbe far credere che il governo è in mano alla Lega.
In secondo luogo va scartata l'idea che la Lega sta andando d'accordo con il PDL, unione di FI e AN.
In terzo luogo bisogna osservare quanto fin'ora fatto pro-lega fino ad oggi.
La logica è quel sistema completamente antidemocratico del "voto di scambio", aspetto che in una repubblica decente andrebbe abolito o dovrebbe prevedere l'espulsione dei partiti dal parlamento.
Non ho una buona opinione del voto di scambio.

Cos'ha ottenuto la lega fino ad oggi?
  1. Si è creato un fronte del sud, che probabilmente si coalizzerà in un partito e che al minimo piagnisteo viene accontentato a suon di milioni o miliardi di euro. La lega ha sempre contrastato l'assistenzialismo, e si trova in una coalizione che ha sempre giovato dall'assistenzialismo al sud.
  2. Il decreto sulla sicurezza prevede una norma odiata dai leghisti del volgo, ovvero quelli che non fanno la rappresentanza del partito a Roma. In altre parole la possibilità di regolarizzare le badanti. Per il resto il decreto sicurezza in una parte o nell'altra suscita critiche da tutti, alleati di coalizione compresi.
  3. Pesano le affermazioni di Mr.B. di elogio a Craxi ed a Mangano, proprio quegli elementi che costituivano la "Roma Ladrona" contro cui lottare. Vi è quindi una certa spaccatura fra gruppi locali leghisti e rappresentanza parlamentare romana d'elogio di coalizione.
  4. Nelle recenti elezioni regionali venete la lega ha sfiorato i voti del PDL per un soffio...ed il risultato è stato non un aiuto da parte degli alleati, bensì una netta pedata sul culo.
  5. E' poi il turno del decreto sicurezza, contestato a più riprese da tutti, opposizione e PDueListi.
  6. Il federalismo fiscale procede...anzi è quasi fermo. Il poco che è stato fatto forse diventerà operativo per il 2018...sempre che nei prossimi 9 anni non venga bloccato da opposizione o dagli alleati di coalizione.
  7. Il federalismo fiscale per funzionare ha bisogno dell'ICI
Non c'è molto altro che ha ottenuto la Lega.
Ecco questa è la parola magica: ICI.
Nell'ideologia di un sistema federalista regioni, e comuni (le provincie le vogliono abolire, e ideatori delle città metropolitane sono più i PDuelisti) devono raccogliere risorse in qualche modo, e per ora i sistemi ordinari possibili sono: dirottare le tasse di qualche imposta sulle casse degli enti locali; far sanzioni amministrative.
La richiesta di dirottare parte del'IRPEF sulle casse degli enti locali è fallita.
L'idea di reintegrare l'ICI corrisponde a perdere 20-30% di consensi.
I comuni sono subissati dai debiti venutisi a creare con i fondi di investimento bancari sottoscritti per la creazione di opere pubbliche negli ultimi 5-7 anni, come indicato anche da Report.
Insomma una vera e propria pattumiera delle banche in cui scaricare le obbligazioni fallimentari arrivate dall'America.
Quindi è ora di far crollare il governo per lasciare che gli amici del PDue grazie anche all'aiuto di un Casini, e del clan D'Alema, riescano a reimporre l'ICI a tutti gli italiani.

Si farebbe questo in condizioni normali di truffa fra eletti e elettori, ma in Italia si riesce pure ad ottimizzare il malgoverno.
In effetti quest'anno è stato emanato il piano casa, importante novità che permette in barba a vincoli e leggi di ampliare il proprio edificato di un 20% circa, fin'anche 30% nel caso in cui vi siano importanti innovazioni nella produzione delle fonti rinnovabili con l'intervento progettato.

Certo nessuno pensa oggi che fra un anno o quando finirà il tempo concesso per il piano casa, il governo cadrà e l'opposizione reintegrerà l'ICI...anzi nessuno prevede che al reintegro dell'ICI il governo futuro cadrà e l'attuale governo non la eliminerà, ma garantirà un bonus per gli edifici virtuosi ed un aumento di tassazione per tutte le case costruite prima degli ultimi 10 anni.
Sublime esercizio di perfidia logica.

Tuttavia ai più sfuggono molti altri particolari.
In primo luogo, anno 2005, è diventata legge la certificazione degli impianti domestici senza che alcuna trasmissione o televisione ne abbia parlato.
Teoricamente per qualsiasi abitazione l'impianto sanitario, l'impianto elettrico, l'impianto a gas, l'impianto per il riscaldamento dovrebbero essere accompagnati dal certificato di conformità, un attestato rilasciato da un libero professionista, il quale a seguito di alcune prove attesta la corrispondenza dell'impianto alle regole di sicurezza.
Il certificato obbligatorio, che quasi nessuno in Italia ne ha mai sentito parlare, si applica a tempo illimitato, o fino alla modificazione dell'impianto.
In secondo luogo, quest'anno è stata emanata la norma per la certificazione energetica delle strutture.
Il certificato, attesta il rendimento della struttura dal punto di vista energetico, definendo quanta energia e di conseguenza quanta anidride carbonica viene prodotta dal normale uso di un impianto dell'edificio, ed in totale nel vivere nell'edificio.
Sono quindi interessate la climatizzazione della struttura, la produzione di acqua calda, la produzione e consumo di energia elettica, la sua interazione con l'ambiente, insomma si valuta l'energia prodotta e l'energia consumata dalla struttura per l'esercizio che se ne può fare.
Dal primo luglio 2009 tale certificato, come spiegato nelle linee guida emanate, deve essere legato alla compravendita dell'immobile e far parte della vita della struttura stessa.
In effetti va anche rinnovato ogni 10 anni.
Il certificato dovrebbe esserci dal 2005, ma le linee guida e le norme sono state emanate in via definitiva solo ora.

Bene, quindi che c'è di male in uno strumento che integra considerazioni ambientalistiche al parco strutture italiano?
Semplice: i prossimi governi potranno definire tasse, ed eventuali bonus gravanti sulle strutture sulla base delle prestazioni energetiche delle stesse, come da attestato di certificazione energetica.
Si crea così quanto visto per le auto euro X, in cui modelli sempre nuovi sono serviti più che per rinnovare e migliorare l'impatto ambientale del sistema di trasporto, per creare una sistema che invogli gli utonti ad acquistare in continuazione sempre più il recente modello euro X maggiore, tale da garantire i maggiori sgravi fiscali sul bollo auto (maggiore beneficio concesso per le aziende ed i lavoratori autonomi che scaricano le tasse dietro l'acquisto dell'auto).
Per tutti gli altri che non vogliono o non possono permettersi un cambio dell'auto ogni 5 anni, con la scusa dell'ambientalismo sono invece aumentate le tasse inerenti al veicolo di trasporto utilizzato.
Se ciò lo si associa alle strutture, ed alla sempre più chiara evidenza che dovra tornare l'ICI, il 20-30% di ampliamento della metratura o della cubatura degli edifici-case è quindi una grandissima....

Le considerazioni a riguardo non finiscono qui.
Si deve considerare infatti almeno altri due aspetti della "nuova" filosofia ambientalista sull'edificato.
Per essere dei certificatori, le figure professionali coinvolte devono sottostare alla legge regionale, cosa che implica una notevole difficoltà nel fare il certificatore fra regioni diverse.
Fin'ora sono poche le regioni che hanno emanato norme per la certificazione energetica delle struture.
Si ricorda che sulla certificazione energetica delle strutture vigono le norme: le cosiddette "linee guida" le quale definiscono vaghi aspetti burocratici di metodo; le UNI TS 11300 1-2-3-4, definenti il metodo di calcolo, prescritte dalle linee guida per la certificazione di tutte le strutture, norme meschinamente a pagamento per tutti!!!! fin'ora sono state pubblicate soltanto la prima e la seconda; le norme regionali che definiscono altri aspetti della certificazione energetica.
Se prendiamo ad esempio le norme della regione Lombardia, ci accorgiamo che, il progettista che volesse diventare anche certificatore energetico, per essere in regola non solo deve comprare le norme dallo Stato al fine di consultarle (le UNI TS 11300) per applicarle nella prassi della progettazione, ma secondo norme regionali, deve anche iscriversi a pagamento ad un albo dei certificatori energetici.
Si ricorda che la certificazione energetica è un valido ecosistema per spingere i proprietari di casa a pagare più tasse od a spendere ancora di più in restauro della struttura o revisione degli impianti con installazione degli ultimi modelli meno impattanti...cosa che tra l'altro comporta anche la definizione di un nuovo certificato di conformità.
Infine si deve considerare che effetti produrrà tutto ciò sui furbi del quartierino, gli immobiliaristi, coloro che fino ad oggi hanno giocato con il patrimonio degli immobili italiani per racimolare fondi e scalare banche, sopravvalutando nella compravendita abitazioni, ville e impianti.

Se da un lato è possibile definire una massa di persone che traggono beneficio dalle opere edili, e dalle ristrutturazioni, non senza difficoltà normative (son 10 anni che le norme su costruzioni e ristrutturazione edilizia varia ogni 3 anni, che palle...), dall'altro lato non debbono fare le spese persone che guadagnano la pagnotta eseguendo pur sempre un lavoro fisico utile per i cittadini ed per l'ambiente, in un sistema che gioca a carte coperte fra maggioranza ed opposizione per gabbare tutti gli elettori medi italiani.

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