Corrias imparziale....

Usi pratici della RU486:
1) l'ultima escort di Mr.B. dato che trombando senza profilattico è rimasta incita, decide di abortire in tutta semplicità con una semplice pillola, per ricominciare il suo lavoro di puttana professionista per Mr.B.
2) una donna violentata rimane incita del suo violentatore e nel contrasto di sentimenti fra la vita che le sta nascendo dentro (pur sempre per metà sua genia) e l'azione violenta e ripudiante che ha compiuto l'atto decide di rifiutare la vita che verrà.
L'aspetto curioso di tutto ciò è che il nascituro, che lo sarà per semplice sequenzialità della natura umana, sarà un essere umano, un pargolo che fino a quel momento non ha fatto ancora nulla per meritarsi la terminazione del suo futuro, nè alcun giudizio da parte di chiunque.
Insomma il pargolo sarebbe la vittima, proprio come la donna.
L'unico che meriterebbe la RU486 in questo caso è il violentatore.
Sfortunatamente vince l'ipocrisia, il bambino non può nascere e nemmeno essere dato in adozione.
Dopo anche sette settimane il bambino non ha più futuro grazie alla pillola magica.

Adoro i giornalisti imparziali...son quelli che scrivono con logica che diprezzo (tono ironico-beffardo nell'ultima frase).
Aggiungo al commento espresso all'articolo malato del sempre più militante giornalista del PD...opps di Repubblica una piccola altra considerazione:
Che poi questa faccenda del corpo che dona la vita, della donna che fecondata vive oltre la morte, generando figli, è a ben vedere la sua massima colpa. E’ l’incommensurabile ricchezza delle femmine che nessun maschio potrà mai eguagliare per quanti paramenti indossi e corone e denari. Salvo in un caso: imprigionando quel corpo femminile, circondandolo di regole, avvelenandolo di tabù. Decidendo lui il come e il quando usarlo. Trasformando quell’eccellenza naturale in un dovere o in una colpa, in un gesto di massima grazia, la natività, o in quello dell’abiezione morale, l’aborto. Proprio come insegnano tutte le religioni maschili da qualche migliaio di anni.
Prendiamo in considerazione questo passaggio.
Le critiche si sprecano:
  1. i movimenti femministi di 30 anni fa hanno spinto la donna verso l'indipendenza. Hanno risolto problematiche tutt'ora presenti in paesi islamici, ma hanno creato dalla parte opposta dei "bellissimi" esempi qualche mese fa criticati (escort con il premier, neo-adulte canterine di "O scugnizzu", sanjust, ecc...)
  2. la ricchezza femminile nella procreazione è sempre stata un'esperienza condivisa. Tutt'oggi anche con l'inseminazione artificiale si deve ricorrere all'altrui speme (non tutti gli uomini sono dei violentatori). Quindi perchè prendersela con un gruppo di persone che hanno scelto un'altra via, via che li distanzia dai giovani moderni e probabilmente segnerà il tramonto del gruppo stesso? Perchè dire illogicamente che la donna è più di quel che è, ovvero per natura uno dei due partecipanti al rinnovo della vita?!
  3. Per quanto il ruolo secondario assegnato alle suore nella gerarchia ecclesiastica sia sempre criticabile, tanto quanto possono essere trovati anche degli spunti nelle figure femminili presenti nella religione cristiana (il ruolo di Maria, madre Teresa di Calcutta, ...), perchè Corrias da per presupposto che una donna che ha fatto il voto della castità ed è diventata suora dovrebbe schierarsi a favore della pillola abortiva?!
  4. se si parla di religione cristiana perchè poi estendere considerazioni a tutte le altre religioni, senza aver raccontato alcun fatto delle cosiddette "altre religioni maschiliste"?
  5. Infine perchè non ricordare che anche chi ha avuto rapporti sessuali prima di diventare prete-suora può in seguito, comunque intraprendere la vita ecclesiastica senza problemi?

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