Ferragosto - giorno utile per svaccarsi un po'

Quest'estate mi son presupposto di capire cosa fare per l'imminente digitale terrestre e per avere una linea adsl mobile con cui fare VOIP.

Scopo: avere qualcosa di decente sborsando il meno possibile...

Digitale terrestre
La lista completa per il passaggio al digitale terrestre non sembra essere rispettata appieno; non è chiaro quali siano i ritardi.
Un sito per vedere il passaggio di una certa regione al digitale terrestre è www.dgtvi.it
Invece a questa pagina è possibile verificare la copertura in un comodo elenco che indica le frequenze di trasmissione ed i canali a pagamento o quelli gratuiti.
Una mappa digitalizzata è disponibile a questo inditizzo: www.rai.it
Da un lato si amplia il numero di canali disponibili per l'utenza, dall'altro si introduce il concetto che per vedere i canali di qualità superiore devi pagare la tv (anche se ha comunque la pubblicità).
Quindi cosa fare?
1) Verificare che la ricezione della propria antenna sia buona. Vecchi impianti di una trentina di anni, non amplificati ricevono il segnale analogico, ma potrebbero essere troppo usurati, malandati o poco potenti per una buona ricezione del digitale terrestre ( se le immagini risultano a cubi). Si consiglia quindi di chiamare un antennista, o un elettricista e di pagare una bella revisione dell'impianto.
2) Il segnale digitale è codificato, serve quindi un mezzo che lo decodifichi. Esistono varie strade per ottenere un segnale decodificato:
  • Decodifica del segnale - soluzione 1: la soluzione più semplice è acquistare un box per ricevere il digitale terrestre. E' probabile che esista ancora un finanziamento statale per l'acquisto dei box decoder per il digitale terrestre (DTT), tuttavia conviene controllare in internet. Il box può essere inserito fra il cavo dell'antenna ed il televisore, cosa che costringerebbe i possessori di più televisori ad acquistare più decoder. In alternativa si può porre il decoder vicino all'antenna e da questo mandare cavi verso tutte le televisioni della casa. Il box permette di inserire le carte prepagate per usufruire delle televisioni "pay per view" (pagare per vedere), per fare acquisti via TV da Mediashopping (o altre tv del genere ce ne saranno). Per questo motivo un decoder vicino all'antenna potrebbe essere sconveniente se ubicato in una zona fuori portata; per esempio una soffitta poco accessibile, a monte di tutte le televisioni. In questo caso, il caro tecnico antennista del punto (1) indicherà le migliori soluzioni o modifiche da fare all'impianto televisivo domestico. Le televisioni al plasma recenti implementano già il decoder, risolvendo il problema. Si paga il canone rai.
  • Decodifica del segnale - soluzione 2: acquistare televisori nuovi e rottamare in discarica tutti i televisori analogici. Spazzatura nuova, benchè funzionante, ma una notevole semplicità, sempre che il numero delle tv da sostituire sia contenuto. Si paga il canone rai.
  • Decodifica del segnale - soluzione 3: sono disponibili dei comodi apparecchi che permettono di vedere il segnale digitale sul PC. Acquistando un ricevitore PCTV e collegando il PC al-ai televisori è possibile vedere su monitor e tv il DTT (oppure si possono utilizzare schermi secondari di PC), tuttavia vi è il difetto che in questo modo per vedere la TV in un qualsiasi schermo della casa si deve avere il computer accesso. Non è chiaro se un giorno saranno disponibili televisioni al plasma con presa USB, in modo tale da poter collegare direttamente un ricevitore PCTV senza utilizzare il computer da tramite. In questo modo basterebbe un solo ricevitore PCTV e per qualsiasi televisione della casa basterebbe semplicemente spostare la penna USB per la decodifica del segnale. D'altra parte il computer può fare da video-registratore per i programmi televisivi digitali, con la praticità dei software da computer e delle memorie di massa come archiviazione (oggi mezzo terabyte costa solo 99 euro). E' bene tuttavia rendersi conto che la configurazione minima per registrare programmi digitali sul PC è piuttosto elevata (computer degli ultimi 3-4 anni, con requisiti di processore e memoria ram e sistema operativo) ed analogamente il riconoscimento di dischi esterni da mezzo terabyte dipende dal bios (schede madre recenti capaci di riconoscere più di 120Gb come dischi esterni e più di 250Gb come dischi rigidi interni). Si può disdire il canone rai nel caso si sostituiscano le televisioni con dei monitor da PC e non pagarlo più. Per i programmi a pagamento, è disponibile in negozi per PC una semplice scheda PCI che permette di riconoscere le card prepagate del digitale terrestre.
  • Decodifica del segnale - soluzione 4: via internet potrebbero tornare di moda programmi p2p per vedere satellite e digitale terrestre, come coolstreaming, oppure usufruire di servizi come Yalp! (portale TV)e WWITV (canali italiani). Si può chiedere la disdetta dal canone rai.
  • Decodifica del segnale - soluzione 5: passare ad internet ed ai libri, buttando via la TV. Si può anche disdire il canone rai. Di tutte le soluzioni proposte questa è quella che fa spendere meno.

Il vero digitale terrestre in effetti è internet!!!
Portali come Film Review nascono ed appassionano sempre più, permettendo la visione di film senza remore di sorta o esborsi assurdi mensili per 24 mensilità.
Portali videoshare come youtube, video google, yahoo video, permettono a tutti di esprimersi limitatamente al copyright, creando la più grande biblioteca dell'uomo normale.
Sempre più piede sta prendendo lo streaming o lo streaming con tecnologia p2p che permette la riduzione dei costi dei server (vedi portali sopra indicati o programmi come Vuze, Joost, JustinTv, Live Stream, UStream...).
Internet è molto di più: blog, chat, forum, video-chat, telefonate gratuite, facebook ed altri gruppi di condivisione, ecc...
Quindi il digitale terrestre è il parente povero ed a pagamento di internet, solo per un aspetto: non ci si riesce ad immaginare seduti a tavola mentre si mangia e si digita sulla tastiera ciò che si vuole vedere...il telecomando nella sua semplicità e quattro pulsanti è il vero trascinatore del digitale terrestre.

Digitale terrestre satellitare
Il 31 luglio 2009 nasce TivùSat, la prima piattaforma digitale satellitare gratuita italiana, realizzata da Tivù s.r.l. (la società partecipata da Rai al 48,25%, Mediaset al 48,25% e da Telecom Italia Media al 3,5%). TivùSat è una piattaforma complementare a quella del digitale terrestre, in grado di raggiungere le aree del territorio non coperte dalle reti terrestri.
digitaleterrestre.it

Satellitare e Sky
Il satellitare non è il digitale terrestre.
Il digitale terrestre viene trasmesso dalle normali antenne radio televisive, il satellitare viene trasmesso via satellite.
Per vedere quest'ultimo serve comprare un'antenna parabolica, che orientata sul corretto punto e satellite permette di ricevere il segnale voluto.
Comprata l'antenna, non resta che avere l'abbonamento a pagamento alla televisione preferita ed il decoder per decodificarla, in genere offerti in un pacchetto unico di abbonamento mensile con rinnovo ogni 24 mesi.
Volendo l'antenna parabolica può essere orientata per ricevere canali stranieri, a pagamento o gratuiti, tuttavia bisogna documentarsi bene sull'orientamento.
Per vedere i canali televisivi ordinari analogici o digitali il satellitare non serve.
Molti rivenditori ed antennisti truffano gli anziani, ora che si parla di digitale terrestre, convincendoli che per vedere programmi gratuiti come TelePace sull'analogico devono farsi il pacchetto completo di Sky e Decoder + card prepagate.
La differenza ovviamente sta nei profitti della triade Sky, Mediaset e Rai.
nntp.it
ubitennis.quotidianonet.ilsole24ore.com
archiviostorico.corriere.it
E' emblematico che in Italia dall'avvento del satellitare non si sia visto un esplodere delle tv satellitare, con miglioramento di costi di abbonamento e contenuti proposti.
Anzi Sky a parte la maggior parte delle persone comuni non sanno nemmeno se esistono altri canali satellitari.




ADSL mobile
Segnale Edge, GPS, UMTS, HSDPA, WiMax, ...una serie di sigle, tutti indicanti protocolli di trasmissione di dati della rete internet, tutti legati ad un proprio hardware (in genere un cellulare od una penna USB).
In realtà quello che interessa è:
1) quanto pago?
2) dove vado-sono riesco a ricevere?
Due caratteristiche fondamentali!
Il costo dipende dal tipo di trasmissione e dal tipo di operatore, la ricezione dipende dal numero di utenti nella cella, dal buon configuramento della potenza della cella rispetto agli utenti presenti e dal luogo preso in considerazione.
Tre buoni articoli sui costi assurdi della navigazione internet via cellulare o penne di ricezione delle reti cellulari sono:
Cellulari, che tariffe salate per chi utilizza il web mobile
Navigare con il telefonino costa
Ma quanto costa navigare con il cellulare?
blog.liberailvoip.it
webmasterpoint.org

Soprattutto manca un'offerta intelligente che consideri come la necessità di navigare via internet mobile sorga nei periodi vacanzieri per la distanza dalla connessione adsl casalinga.
Il problema quindi sarebbe garantire un abbonamento internet mobile da usufruibile nei soli mesi vacanzieri.

Quindi è bene tenere presente bonus e costi, sapendo che un byte è composto di 8 bit, e le grandezze da Kbit a Mbit variano di 1024 e non 1000.
Quindi pochi centesimi di connessione per kbit possono diventare una cifra elevata se rapportati ai megabyte legati ad una foto, un applicazione java del web o semplicemente ad un centinaio di pagine internet.
Peggio ancora le offerte flat con un certo numero di ore al mese gratuite, in cui evidentemente bisogna dividere per il numero di giorni del mese per rendersi conto della pochezza di un abonamento flat che flat non è (o quanto meno si riduce a pochi minuti od ore).
Da non dimenticare la lettura dlele clausole contrattuali in minuscolo, vero piede di porco per il salvadanaio dei navigatori.

Tuttavia il recente passaggio alla rete WiMax, sta stracciando i vecchi modelli, dai costi elevati.
La rete WiMax altri non è che una particolare rete Wireless potenziata che permette-rà in varie città di collegarsi come ad un abbonamento domestico, ma senza l'uso di cavi o doppini telefonici.
Il costo è estremamente limitato e paragonabile con quello di un canone flat casalingo (15-30 euro e navigazione illimitata).
Ciononostante per 2 settimane o 2-4 mesi di villeggiatura un abbonamento annuale da 15 euro costringe a pagare molti mesi senza che magari vi sia interesse ad un conessione wimax.

Infine si deve aver presente se nel luogo dove ci si vuole spostare vi sia una reale copertura della rete adottata.

Mappa degli hot-spot wifi (mancano ovviamente quelli delle reti private domestiche).
Mappa degli hot-spot wifi Fon.
Mappa di tutti gli hot-spot WiFi.

Tim, la mappa della copertura (GSM (GPRS e EDGE), UMTS, DVB-H, UMTS HI Speed).

Vodafone, la mappa della copertura (UMTS o UMTS broadband (lo HSDPA dell'operatore)).

Tre (H3g), la mappa per il servizio nazionale, quella per la copertura dello HSDPA e della TV Digitale Mobile, mappa italia.

Wind, mappa GSM-GPRS

La rete WiMax si sta estendendo ora, quindi non esiste ancora una mappa interattiva della copertura.
Si può comunque far riferimento a www.wimax-italia.it

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