Abruzzo, C.A.S.E. in cifre

Saranno consegnate entro settembre le prime abitazioni del Progetto C.A.S.E., una delle soluzioni temporanee per i cittadini dell’Aquila le cui case sono state distrutte o rese inagibili dal sisma del 6 aprile.
Le attività procedono a ritmo serrato per trasferire nelle abitazioni, a partire da settembre, i primi 2.500 aquilani. Le altre saranno concluse entro la fine dell’anno. Verranno realizzati 164 edifici - costruiti con vari materiali, dal calcestruzzo al legno lamellare - per un totale di circa 4.000-4.500 appartamenti che ospiteranno circa 15.000 persone.
...
Al 4 settembre risultano ultimate 152 piastre con isolatori sismici. Nelle aree di Cese di Preturo, Bazzano, S. Elia 1, S. Elia 2, S.Antonio, Sassa NSI, Pagliare di Sassa e Paganica sud, sale a 109 il numero degli edifici sui quali le ditte appaltatrici stanno operando per completarne la costruzione.
In queste stesse aree sono in piena fase realizzativa le opere di urbanizzazione, comprensive di strade, infrastrutture e pavimenti industriali.
...
Si sono inoltre concluse le gare che hanno affidato 1.500 MAP (Moduli Abitativi Provvisori), le abitazioni in legno destinati ai cittadini del “cratere sismico”, ovvero dei 56 Comuni attorno a L’Aquila. Saranno in tutto 2.300, cui si aggiungono quelli arrivati come donazione.
...
fonte dell'articolo di Edilportale: protezione civile
Abruzzo, in arrivo le prime C.A.S.E.
Mi lascia perplesso quel "soluzione temporanea".
Per il resto l'ennesima conferma che il progetto di ricostruzione è per 13.000-15.000 persone e non 30.000 persone.
Da notare che offrendo un'abitazione a settembre per 2500 persone, significa che sono stati realizzati circa 850 appartamenti per un totale di 27 condomini multipiano completati e pronti per essere abitati dai primi 2500 sfollati.

Infatti, dall’1 al 10 agosto, il Dipartimento della Protezione civile ha avviato una campagna per conoscere i fabbisogni alloggiativi dei cittadini del Comune dell’Aquila con abitazioni classificate come E, F o che si trovano in zona rossa. Oltre 16.000 le domande ricevute, per un totale di 12.618 nuclei familiari e di 36.652 persone censite. Le famiglie che hanno compilato il modulo sono composte in prevalenza da una (27%) o due persone (27%).
...
La rilevazione è stata anche l’occasione per i cittadini per esprimere la propria preferenza sulle tre soluzioni temporanee disponibili. Il 65% ha dichiarato di preferire per sé e per la propria famiglia la sistemazione in un’abitazione del progetto C.A.S.E., il 31% il CAS, Contributo di Autonoma Sistemazione, mentre un residuo 4% gli appartamenti in affitto messi a disposizione dallo Stato.
...
In totale, sono state censite 12.451 persone rispetto alle 13.180 iscritte nelle aree di accoglienza. 97 i campi interessati.
...
I nuclei familiari ospitati nei campi sono composti da una (23,6%) o due persone (23,7%), seguiti a breve distanza da famiglie di tre (22,1%) o 4 (21,4%) persone.
...
Abruzzo, pronte entro il 13 le piastre del piano C.A.S.E.
La media di persone nel nucleo famigliare è circa 2.9 (36600 / 12600).
Ciò significa che per i registrati ai campi di accoglienza provvisori devono essere previsti in media 4550 appartamenti (13180 / 2.9).
La distribuzione sembrerebbe più sbilanciata verso i nuclei di uno e due persone soltanto per famiglia (23.6%-23.7%), ma è anche vero che solo il 65% gradisce la soluzione C.A.S.E.
Gli altri preferiscono il contributo previdenziale o altre soluzioni.
Ciò significa che teoricamente vi sono solo 8567 persone a far richiesta di appartamenti nuovi nei condomini su piastra, lasciando un largo margine nella previsione realizzativa alla differenza esistente fra nuclei di 1-2 famigliari e calcoli previsionali eseguiti con la media di 2.9 persone a famiglia.
Di questi 2500 stanno per entrare a settembre, ed il numero di circa 8500 persone è facilmente raggiungibile per i prossimi mesi se si pensa di dar alloggio a 3000-3000 persone per mese.
Delle quasi 36500 persone totali, tolte quelle che vivono nei campi provvisori e tendopoli, rimangono "fuori" circa 23500 persone che a quanto pare non hanno avuto una casa distrutta, ma semplicemente lesionata, ed ai quali non resta che poter eseguire i lavori di ristrutturazione per rincasare.
Quindi non stupisce che siano state snellite le procedure per il rientro nelle case.
Snellite le procedure per il rientro nelle case danneggiate dal sisma in Abruzzo: lo prevede una circolare della Protezione civile. In sostanza il provvedimento permette di anticipare la dichiarazione di ripristino dell'agibilita' sismica e quindi il rientro delle famiglie nelle case o la riapertura di negozi, mentre sono ancora in corso i lavori di completamento degli interventi di riparazione dei danni causati dal terremoto e di miglioramento della sicurezza sismica degli edifici.
In effetti 23000 persone sono il grosso degli Abruzzesi che oggi non vivono nella loro casa.

Vedi anche il precedente post C.A.S.E. per 30000 persone.

Nessun commento:

Posta un commento

Blog tv

Premere sui 5 pulsanti in basso a sinistra per scegliere il canale. Doppio click sullo schermo per visualizzare interamente. Per spegnere, il primo pulsante a destra in basso.